Giubileo dei Vescovi

Giubileo dei Vescovi
Durante il Giubileo del 2025
si terrà una grande assemblea nazionale che sarà chiamata a presentare «alcune scelte coraggiose, profetiche, per un annuncio più snello, cioè libero, evangelico e umile, come chiesto ripetutamente da papa Francesco». Già Giovanni Paolo II aveva lanciato al Convegno di Palermo, nel 1995, la proposta di un passaggio dalla conservazione alla missione; e Benedetto XVI aveva tracciato le piste per una Chiesa che, pur essendo quasi dovunque minoranza, lo sia in modo creativo e propositivo, attraverso una presenza che sappia dialogare con tutti i “cercatori della verità” e che sia in grado di attrarre più che imporre.
Come a dire che il cammino sinodale, pur cercando strade nuove, si snoda su sentieri ben tracciati. Lo aveva ricordato anche il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, nell’Introduzione all’ultima Assemblea generale quando aveva ripercorso l’itinerario cinquantennale degli Orientamenti della Chiesa italiana e dei suoi Convegni ecclesiali. «Una ricchezza che va recuperata: non partiamo da zero», nota la Cei.
Una volta conclusa l’assemblea nazionale del 2025
che segnerà l’approdo del movimento nazionale, il testo finale giungerà nelle diocesi. E così prenderà il via l’attuazione del percorso sinodale nelle Chiese locali che saranno chiamate a recepire i frutti di cinque anni di cammino condiviso.
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